La Cina è attualmente il paese più popolato al mondo (oltre 1,4 miliardi di persone) e uno dei più vasti (oltre 9,5 milioni di chilometri quadrati). I gruppi etnici riconosciuti ufficialmente sono 56, il più numeroso dei quali è il gruppo dei cinesi Han. Anche all’interno di questo grande gruppo, tuttavia, sussistono varie differenziazioni in termini linguistici. Altre minoranze sono gli Zhuang, i Manciù, i cinesi Hui, i Miao, gli Uiguri, gli Yi, i Tujia, i Mongoli, i Tibetani, i Buyei e i coreani. Il termine “lingua cinese” viene usato per definire la totalità delle lingue parlate in Cina; tuttavia la loro distinzione è così netta e complessa da non potersi ridurre a un’unica grande lingua. Una definizione più precisa è quella di famiglia di lingue sinitiche,  appartenente al ceppo più grande delle lingue sino-tibetane, accomunate da tonalità, strutture grammaticali e sistema di scrittura basato su caratteri.

I gruppi dialettali della lingua cinese sono così diversi da loro da poter essere considerati lingue a se stanti, non comprensibili tra loro. In base alle classificazioni scelte, i dialetti sono da 7 a 15: il Mandarino, la lingua Wu (parlata a Shanghai), il Xiang, il Gan, il Cantonese (prevalentemente diffuso nelle zone meridionali, e lingua ufficiale di Hong Kong e Macao), la lingua Min Nan (parlata a Taiwan e nel Fujian meridionale, suddivisa da alcuni linguisti in altre 7 varianti) e la lingua Hakka (la più antica della Cina). Il cinese mandarino nel 1932 fu definita come la lingua di Stato. La pronuncia standard (basata sul dialetto locale di Pechino) è nota come putonghua, “lingua comune”, ed è oggi parlata da quasi 1 miliardo e mezzo di persone. Viene utilizzato come lingua principale per i mezzi di comunicazione, in ambito scolastico e politico.

Altri gruppi linguistici più piccoli non sono entrati nella classificazione, come il dialetto di Dianzhou (Hainan), lo xianghua (Hunan) e lo shaozhou tuhua(Guandong).

Il Giappone, pur essendo decisamente inferiore in quanto a dimensioni rispetto alla Cina, è il decimo Stato più popoloso del mondo con quasi 130 milioni di abitanti. La lingua ufficiale è il giapponese, che riflette la struttura gerarchica della società nel suo lessico attraverso una terminologia specifica atta ad identificare lo status sociale di chi parla. L’alfabeto utilizza una mescolanza di caratteri cinesi, chiamati kanji, e di kana. La lingua giapponese appartiene alla famiglia linguistica delle lingue nipponiche insieme alle lingue dell’arcipelago delle Ryūkyū. Queste lingue derivano dal cosiddetto protogiapponese e hanno iniziato a differenziarsi intorno al VII secolo a.C. Le lingue ryukyuane vengono attualmente parlate a Okinawa e nei vari arcipelaghi che compongono le isole Ryūkyū. In via di estinzione è la lingua Ainu, parlata da poche persone a Hokkaido. Data la potenza commerciale ed economica che è il Giappone, l’inglese è notevolmente diffuso. Noi di ProMosaik Translation padroneggiamo oltre 80 lingue e offriamo servizi di alta qualità in ambito linguistico e culturale. Eseguiamo traduzioni, revisioni, correzione di bozze, editing su tutti i livelli, servizi di interpretariato, localizzazione SEO e molto altro, con rapidità ed efficienza. Contattaci per un preventivo e per maggiori informazioni. Siamo pronti a mettere al tuo servizio la nostra professionalità.